martedì 19 giugno 2012

In risposta ai miei amici

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Voglio rispondere pubblicamente alle mail che mi hanno inviato i miei amici, commentando il mio post precedente. Pertanto mi rivolgo a Raga, Tania, Josè e Sara Valentina ma anche a chi non mi conosce o non ha avuto tempo o modo o voglia di scrivermi. 
Innanzitutto, il fatto di aver smosso pareri più o meno contrari per me è una gran cosa ... a volte il bravissima lascia il tempo che trova.
Concordo più o meno con tutti voi, dal "se non bruci quello che mangi" di Raga al "il latte di soia sa di erba" di Tania, dal "non siamo fatti solo di carne" di Josè al "dovrei cucinare 3 cose diverse perchè a tavola siamo in 3 con gusti diversi" di Sara Valentina.
Cari amici miei, avete ragione, ma secondo me è sottinteso nel post precedente che per una corretta alimentazione bisogna usare la testa. Si sa, ormai i prodotti industriali sono troppo raffinati e lavorati per essere salutari, quindi ben venga la carne della mucca di Raga da lui stesso allevata. Lo stesso vale per quella bella tavoletta di cioccolata che Josè sente la necessità di magiarsi talvolta. Talvolta però, non 3 volte al giorno come magari ogni tanto faccio anch'io.
Se ci si pensa, una maniera c'è, bisgona solo organizzarsi un po'. So anch'io che le buste di quattro salti in padella sono buonissime, come pure il latte, i formaggi stagionati, gli affettati. Ma soffermiamoci un attimo. Al di là del se fa bene o fa male, il latte che compriamo, a meno che sia freschissimo, viene ribollito tantissime volte e scremato all'inverosimile. Non sappiamo nemmeno da che parte arriva, basta andare in un discount qualsiasi e di italiano troviamo poco. Basta guardare sotto la confezione e il numerino evidenziato indica quante volte da scaduto è stato ribollito. Poi a me il latte piace tantissimo, il distributore di quello crudo dovrebbero metterlo nel mio giardino.
Questo è solo un esempio, ma anche il formaggio stagionato a meno che lo andiamo prendere al nostro caseificio di fiducia (sempre che uno abbia la fortuna di abitare in una zona in cui ci sia), da dove viene l'altro? 
Quante volte vado in quei negozi biologici e mi ritrovo davanti cose strane, la maggiorparte sconosciute e inquietanti.
I punti indicati precedentemente però non seguono nessuna moda, su siamo obiettivi, nessun dottore ti dice di continuare pure a bere bibite e succhi o mangiare tutti i giorni cibi pronti o solo di un certo tipo. Quindi cerchiamo di leggere quanto scritto con obiettività, poi ognuno faccia tesoro di ciò che vuole o meglio se vuole. Nessuno ci vieta di continuare per la nostra strada, ma ammettiamo che ormai a tavola è domenica tutti i giorni.
Ciò detto, sono io la prima a non essere la paladina delle buone abitudini alimentari, ma concedetemi di provare a far di tutto per evitare problematiche future alle mie figlie. Se ci riuscirò meglio, ma se non ce la farò non avrò nulla di cui rimproverarmi.
E poi, voi ben sapete che io sono di mentalità aperta, mi piace provare e sperimentare, informarmi e trarre le mie conclusioni.
Come dice Tania "quelle barrette non sono per niente invitanti", concordo, ma tutto sommato ho sperimentato cose peggiori e già il fatto di poter "PORTARE IL DOLCINO" alle mie figlie senza grassi animali o idrogenati mantenendo comunque un certo gusto, per me è un gran risultato.
Voglio rassicurarvi però, se mi invitate IO PORTO IL DOLCINO ... di quelli fatti senza regole dietetiche.
E adesso una bella fetta di salame me lo mangerei volentieri, magari con un bel bicchiere di lambrusco.
Grazie amici miei.

lunedì 18 giugno 2012

Rivoluzione alimentare: BARRETTE AI CEREALI

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Le ultime settimane a casa Acerbi sono state all'insegna della rivoluzione alimentare. Stanca di perdere battaglie contro la bilancia, ho deciso che bisogna cambiare strategia, quindi tutti a dieta. Più che dieta, cambio di stile alimentare. Io combatto con qualche kilo di troppo che vorrei non aumentassero, una delle mie figlie contro l'obesità e il resto della famiglia, per solidarietà, si è schierata con noi. Tanto un kilo in meno al marito e all'altra figlia di sicuro male non fa. 
Chi mi conosce sa che da anni cerco di spuntarla con il peso, sa che conosco tutte le diete del mondo e che ormai non c'è più niente da insegnarmi.

E invece...ad una riunione di gruppo (programma sperimentale contro l'obesità infantile) ho scoperto che tutto quello che vendono al supermercato per 3 quarti è meglio non comprarlo (prima credevo un mezzo), è meglio diventare vegetariani e che mi devo rassegnare all'idea di sudare di più. Quindi negli anni le cose sono cambiate, certezze alimentari sono state sfatate e bisogna rimettersi in linea con gli studi attuali.

Riassumendo, faccio un breve elenco.

1) Basta carne, se proprio dobbiamo mangiarla, meglio bianca (no tacchino perchè è troppo pompato e  ci troveremmo con tette enormi) pochissime volte la settimana e una volta la rossa, ma se non la mangiamo è meglio.

2) Basta affettati, è ora di finirla ... il mio tanto amato prosciutto cotto è meglio darlo al gatto e se proprio ne abbiamo voglia meglio il crudo o lo speeck una volta ogni 15 giorni. Chi glielo spiega al salame e al panino che forse me lo rimangerò se mai andrò in gita?

3) Due uova la settimana, ovviamente del contadino mica quelle robe che vendono al supermercato, bisogna assolutamente sapere cosa mangiano le galline. Suggerisco qualche gallina nel giardino alimentate con gli avanzi della cucina.

4) Mangiare pesce, meglio se azzurro e se ci viene voglia di un fritto, perchè no una volta al mese friggendo sardelle in tempura.

5) Basta latte ... basta, basta, basta. Il latte si da ai bambini piccoli e poi è anche meglio non darglielo. Se uno ha voglia, farsi una metà di latte di capra e metà bevanda ai cereali. Sarà sicuramente fantastica, di buon gusto (forse corretta con del marsala) e sicuramente salutare. Se dovesse sapere di caprone tapparsi il naso ... oppure non bere nemmeno quello di capra. Via libera a quelle robe alla soia, riso, avena, farro, mandorle e tutto ciò che è bianco come il latte ma non compaiono mucche o capre sulla confezione. No di soia ai bambini maschi perchè fa male, ma si alle femmine perchè fa bene.

6) Basta succhi, the o bibite industriali ... ma questo si sapeva già e da quel pezzo.

7) Via libera ai cereali e ai legumi ... mangiarne se si può tutti i giorni, di tutti i tipi e meglio se i cereali sono integrali ... così finalmente faremo funzionare bene il nostro intestino e la sosta in bagno sarà fantastica.

8) Mangiare tanta verdura, qualsiasi verdura, sempre e comunque verdura. Partire dalla verdura, mangiare verdura e finire con la verdura.

9) Mangiare la frutta per merenda, basta con gli escamotage tipo pacchetto di creker alla frutta, anche se non ti va la frutta bisogna ingrugnarsela, vanno bene anche quelle mele che stanno mesi nei portafrutta.

10) Formaggi...solo molli, perchè pieni di acqua, ma non più di 2 massimo 3 volte la settimana. Vai di ricotta fresca, ma meglio 2 volte la settimana.

11) Bene per lo yogurt, ovviamente magro e non zuccherato e nessuno ci vieta di mettergli dentro frutta fresca e una punta di miele.

12) Basta gelati a IOSA...se proprio 2 artigianali alla settimana ma uno deve essere alla frutta e devono essere piccoli. Oppure fatevelo voi con lo yogurt magro di cui sopra, frutta frullata e il miele (questo anche tutti i giorni) 

13) Mangiare frutta secca e semi oleosi, ovviamente non a manate come faccio io con l'altra mano piena di gocce di cioccolato.

14) No burro, olio di semi, maionesi, salse, margarine...si all'olio EVO dosato con cucchiaio.

15) Mangiare lentamente, fare a gara a chi finisce dopo, contare i morsi.

16) Limitare le porzioni, non possiamo sempre mangiare come degli orsi, se proprio si ha ancora fame mangiare delle carote crude così sgranocchiamo e ci viene la depressione da carota.

17) Ultimo ma non ultimo, fare movimento ... tanto ... ma proprio tanto.

Ecco dopo cotante belle regolette, bisogna metterle in pratica. Vediamo un po', le mie figlie mangiano solo pasta, pane e carne rossa. Ottimo, frutta e verdura per loro sono veleno. Questo giro però sono ben predisposta, quindi non demordo, propongo tutti sti vegetali a inizio del pasto e devo dire che una forchettata la mangiano, direi che sono a buon punto.

Insomma, io ci provo nonostante gli sguardi d'odio delle mie figlie e l'insoddisfazione del mio palato. Sono convinta che collaborando tutti insieme qualcosa riusciremo a portare a casa e i tanto odiati kili di troppo piano piano se ne andranno altrove.

Quindi fra i vari esperimenti e suggerimenti della nutrizionista ho provato queste barrete. Quelle che troviamo in commercio sono buonissime, io solitamente mi trattengo dal mangiarne 7 o 8, ma cavoli come si fa. Ho fatto un po' di ricerche su internet e tutte le ricette che ho trovato prevedono l'uso del burro e zucchero semolato, certamente ottime e gustose ma non adatte al mio scopo. Quindi ho provato a reinventarmele a mio piacimento.

Ingredienti:

cereali soffiati
cereali tostati
frutta secca
semi oleosi
miele

Vediamo di essere più precisa, ho messo del miglio soffiato (circa 60g) e della soia tostata (circa un etto) in una ciotolona. Ho aggiunto una manciata di mandorle tagliate in due, una manciata di semi oleosi (girasole e zucca), pochissime arachidi, 3 albicocche secche a pezzi, una manciata di uva passa, qualche nocciola spezzata e perchè no' poche gocce di cioccolato fondente. Ho mescolato tutto per bene. Poi ho preso il barattolo del miele e l'ho scaldato nel microonde per farlo diventare bello fluido. L'ho versato a filo nella ciotola mescolando e ne ho messo fino a che il tutto si è ben appiccicato, circa 100 g. Poi ho versato in una teglia da forno foderata, ho schiacciato bene e ho infornato a 180° per circa 10 minuti. Ho fatto raffreddare e ho tagliato a rettangoli. Viene molto sbricioloso perchè non c'è il burro che lega per bene, ma come ho scritto sopra, lo scopo finale è una merenda sana. Poi ho messo tutto in un vasone a chiusura ermetica. A noi piacciono tanto, sani e naturali.






lunedì 11 giugno 2012

Carote, conigli e baffi

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Flavio
Elettra



sono fantastica
Alejandra

 




La festa di compleanno di Elettra quest'anno è stato un successone. Dovete sapere che la sua classe, lei compresa, è veramente molto turbolenta. Vanno tutti d'accordo ma sono vivacissimi e sempre in movimento. Ho impiegato un anno a superare la precedente festa ... a un certo punto, ricordo, di averli voluti strozzare tutti... poi quest'anno per magia, si sono tutti più o meno calmati. Tutti decisamente gestibili e di gran spasso. Abbiamo giocato a bandierina e siamo persino andati a fare un bel giro a piedi.
Fra una raccolta di beneficienza, festa di fine catechismo e preparazione di marmellata di ciliegie per l'oratorio, il compleanno di Elettra è stato organizzato la mattina del 2 giugno. Una bella colazione di compleanno. Alle 9,00, diciotto (18) bambini sedevano al tavolo in giardino, fra latte, caffè, the, biscotti, marmellate, nutella, fette biscottate e schiacciata. Alcuni bambini hanno detto ad Elettra (figlia numero due), mentre pocciavano i biscotti nel latte, che è stata proprio una bella idea fare colazione insieme. 


Poi, i baffi di cioccolato. Da alcuni mesi li avevo adocchiati su internet. Molti li propongono durante le feste di matrimonio, giusto per farsi due risate e qualche bella foto ricordo. Devo dire che anche noi abbiamo riso parecchio, specialmente chi si è ritrovato tutto sporco di cioccolato ovunque. 

Elettra è una gran appasionata di conigli e dall'età di 8 mesi dorme con un coniglietto spelacchiato e puzzolente di peluches arancione. Finalmente quest'anno la sua torta di compleanno ha avuto come tema principale i conigli. Ho fatto carote e conigli su stecco per tutta la sua classe che è andata in gita il giorno prima. Per la torta mi è bastato ricoprire dei maffin con della crema di meringa svizzera, metttere orecchie di frolla, occhi di smarties e denti di cicca.
Devo dire che la torta di questo compleanno secondo me non è un gran che, ma con il tempo a disposizione è stato il massimo che ho potuto fare. L'importante è che i bambini si siano divertiti, io mi sia divertita ed Elettra sia rimasta contenta. Poi, tempo per fare torte migliori, fortunatamente non manca.


Buon compleanno Elettra e finalmente è finita la scuola.


martedì 5 giugno 2012

Io sono di Quistello

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Devo dire che mai come questo anno è un continuo di brutte notizie. Mai come questo anno vedo persone a me vicine toccate da disgrazie e brutte malattie.
Quindi ascolto, vedo, capisco, ragiono, penso ... ma mi trovo sempre qui con le mani in mano. Provo a dire una parola di conforto, provo a fare qualcosa di buono e continuo a telefonare a destra e a sinistra per far sentire a chi è dall'altro capo del telefono la mia apprensione provando a strappare un sorriso, una battuta di speranza.
Ecco, ultimamente mi sento molto come mia zia Ilde, preoccupata sempre per tutti e magari lei stessa è quella messa peggio. Al contrario di mia zia, io sto bene però.

Ormai è risaputa la mia provenienza. Sono nata a Quistello, paese della bassa, giusto sul confine con il modenese. Fino a 13 anni abitavo a Nuvolato, (frazione di 600 anime di Quistello), lì ho fatto le scuole elementari, lì andavo a messa (cavoli mi piaceva Walter e solo a messa riuscivo a vederlo) e lì ho dei ricordi bellissimi della mia infanzia. Poi mio papà, dopo tantissimi anni a fare il muratore, vince un concorso per diventare "stradino",  dipendente comunale si dice adesso. Mi ricordo mio papà che provava a studiare un po' per prepararsi, per non arrivare al concorso impreparato. Mio papà che ha fatto la quinta elementare, mio papà che dice che l'unico che ha studiato in famiglia è stato suo fratello perchè aveva fatto la sesta. Dopo due anni del suo nuovo lavoro, si propone per diventare il custode del macello comunale, nessuno voleva fare quel lavoraccio, ma lui ha visto la possibilità di andare a stare in piazza a Quistello. A Nuvolato abitavamo in campagna. Così durante la terza media la mia famiglia si è trasferita a Quistello. Nuovi amici, nuovi interessi .... fino a che è arrivato un treno che sarebbe passato una volta sola: Angelo, mio marito. Dal 2002, all'età di 28 anni mi sono trasferita qui a Casaloldo.

Il legame con i miei due paesi d'origine è fortissimo, là ci sono i miei, ci sono le mie zie, ci sono i miei amici più stretti. Il mio vecchio appartamento, di quando abitavo da sola, è proprio nella zona rossa del centro del paese. Adesso sarei anch'io senza casa.
Ho fatto quello che ho potuto e grazie ai miei nuovi concittadini, siamo andati là da mia mamma e mio papà, dai miei amici e parenti e da chi aveva bisogno.
In questo post voglio ringraziare chi mi ha aiutata, voglio ringraziare chi mi ha supportata e voglio ringraziare chi mi ha sopportata. Ringrazio chi mi ha dato fiducia e chi ci ha creduto. Ringrazio anche chi ha protestato, chi ha storto il naso, chi ha alzato le spalle e se ne è andato via. Ringrazio chi mi ha chiesto, chi mi ha chiamato dopo anni di silenzio, chi si è proposto, chi mi ha aperto le porte e chi mi ha detto di si.

La prima foto non ha bisogno di spiegazioni, credo che nessuno vorrebbe essere al posto di chi dorme là. Le altre fotografie sono state scattate durante la raccolta, la partenza e la consegna dei beni di prima necessità, organizzata qui a Casaloldo destinata a Quistello.

Grazie Carlo.