venerdì 26 ottobre 2012

Le scope di Halloween

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Già da diverso tempo qui in casa si respira l'aria di Halloween, oserei dire già da più di un mese. Il corso di cucina di ierisera è stata l'occasione per proporre qualche dolcetto a tema e fra le tante queste scope.





Sembrano laboriose, ma in men che non si dica, si fanno. Basta una pasta frolla, del cioccolato fondente e bianco e dei mikado.

Per la frolla ho utilizzato questa ricetta (che è la stessa che uso per fare i biscotti sullo stecco):

250 g di farina
125 g burro freddo
70 g zucchero a velo
1 uovo

Mettere tutti gli ingredienti, tranne l'uovo, nel mixer e azionare. Quando l'impasto è tutto bello sfarinato aggiungere l'uovo.
Ricavare dall'impasto tante palline del peso di 20 g cad. Schiacciarle un po' e su di un lato, aiutandosi con la forchetta, fare le righe. Infornare 20 minuti circa a 160°. Far raffreddare benissimo. Praticare un foro nella parte sopra, pocciare metà del biscotto e il mikado nel cioccolato fuso e assemblarli. Adagiare su carta da forno e mettere in frigo ad indurire. Per un effetto più scenico, fare qualche riga bianca con cioccolato bianco.

Poi abbiamo fatto dei biscotti a forma di ossa, delle mummie di wurstel, delle bocche paurose con le mele, le dita della strega .... il riso pilaf zucchine e pancetta al forno... zucchine alla julienne saporite al forno.... PERCHE' NON VENITE QUALCHE VENERDI' ???

Prossimo appuntamento venerdì 09 novembre.

martedì 23 ottobre 2012

Per la Sig.ra LAURA (di Firenze)

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PEPPAPIG

Che bello mantenere i rapporti con le conoscenze estive. L'estate scorsa in montagna, per merito di mia figlia Elettra, ho conosciuto mezza Italia. E' normale con i bambini fare amicizia con i vari genitori che ti capitano lungo il cammino della vita, ma mia figlia è speciale per fare amicizia con chiunque: grandi, piccoli, stranieri, anziani, simpatici, antipatici, brutti, belli, grassi, magri, storti, dritti, gobbi ...

Della vacanza estiva porto con me un buon ricordo di tutte queste persone, per lo più pensionati, che simpatizzavano con Elettra, una sorta di nipote acquisita estiva. Fra queste la Sig.ra Laura di Firenze con il marito Foresto. Tutte le mattine aspettavano Elettra per fare ginnastica e poi un giro nel bosco. Un modo per mantenersi in forma, un modo per giustificare quella portata in più a pranzo, un modo per rispolverare quella convivialità che tanto ci distingue nel mondo, un modo per confrontarci sulle varie realtà italiane, un modo per sentirci, lontano da casa, una famiglia comunque.

Oggi, dopo un paio di mesi, ci siamo risentite, ci siamo raccontate e involontariamente le ho aggiunto una preoccupazione in più raccontandole che le mie figlie vanno a scuola da sole. Giustamente, da nonna, anche se non abbiamo tutta questa confidenza, lei si è preoccupata...perchè l'Italia è tutta una grande famiglia ... comunque!!!

Stasera torta delle rose alla cannella con glassa al caffè.


venerdì 5 ottobre 2012

TORTA NEL VASETTO (vendita domenica a Castelgoffredo)

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Non mi sono dimenticata del mio blog, ma ho un impegno in più ... oltre alle mille altre cose che già faccio. Non mi piace vantarmi di tutto quello che faccio, trovo che siano affari miei e questi affari miei solitamente non li uso per giustificare il tempo di una mamma a tempo pieno. Poi, ognuno ha le sue cose, le sue robe, i suoi interessi, i suoi doveri, i suoi dispiaceri ... e i soliti mestieri quotidiani (una formula magica per sti mestieri a quanto pare ancora non esiste).

L'occasione per un nuovo post, me l'ha data mio cognato mesi fa. Impegnato da quasi due anni alla sua bancarella di vendita di libri usati, mi ha coinvolto nella bancarella di domenica a Castelgoffredo. Il tema del mese di ottobre è la gastronomia e praticamente mi ha abbligata a fornirgli un quantitativo industriale dei miei libri perchè li vuole assolutamente vendere. Poi, dieci giorni fa, arriva quatto quatto a casa mia e mi chiede di preparare anche qualcosa del mio libro. Ecco, visto il buon rapporto che ho con Fabio (mio cognato), ovviamente mi sono attivata alla grande.

Quindi domenica, sulla bancarella dei libri dell'Associazione don Aldo, l'unica con una tovaglia coloratissa (non per il coloratissima, ma per la tovaglia) oltre ai miei libri, troverete quanto sopra:

LA TORTA NEL VASETTO (pag. 243)

IL BUSSOLANO (pag. 196)

La torta nel vasetto gira nella mia testa da ormai due o tre anni, grazie ad un suggerimento di un'amica. L'aveva vista ad un mercatino di Natale. Ho provato qualche impasto, poi ho capito che il classico "preparato per torte", presente sul mio libro, calzava a pennello. Diciamolo pure, quella torta con nocciole e cioccolato fondente è un classico settimanale della famiglia Acerbi.

Si prepara l'impasto, si si divide in pari quantità in vasetti precedentemente imburrati e infarinati e si inforna. A cottura ultimata, si chiude subito il vaso e mentre la torta raffredda ... magia delle magie ... la torta va sottovuoto. 

E poi, altro asso nella manica, Il Bussolano. Certo, è fatto con lo strutto !!!! Tutti mi chiedono che farina uso, cosa ci metto dentro per farlo così buono, poi svelo che è lo strutto l'ingrediente magico e tutti si meravigliano. Bisogna solo avere l'accortezza di dirlo dopo il primo assaggio, di solito si è prevenuti difronte a cotanto grasso animale ... però non c'è burro !!!!!

Sono indecisa se scrivere le ricette ..... facciamo che metto il numero della pagina del mio libro dove troverete le ricette così lo andate a comprare. Ma sapete che io sono buona, adesso è molto tardi e voglio andare a letto, vi prometto che entro Natale scrivo le ricette.

Eppure il bussolano l'ho fatto anche venerdì scorso al corso di cucina...quindi la ricetta l'ho data.

domenica 9 settembre 2012

Venerdì ricomincia il corso di cucina

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Proprio stamattina, di sorpresa, mi ha colto impreparata la malinconia, durante il viaggio verso Mantova, giusto l'ultimo giorno del Festivaletteratura. 



FESTIVALETTERATURA due magliette blu - settembre 2012
 
Io detesto lo stato malinconico, quindi è bastata cambiare stazione radio, sentire la canzone di Alex Britti quella che fa " ... il tempo va, passano le ore ... " e il buonumore è tornato in un secondo. Così bella bella mi sono fatta il mio ultimo turno all'info-point della biglietteria del Festivaletteratura, una foto con Patrizio Roversi, visto da molto vicino Bauman (sperando che non spirasse lì sotto la Loggia del Grano ... anche se è più facile che muoia prima io), un buon pasto in mensa insieme ad altri 5/6/700 ragazzi, un giro per il centro ad ascoltare qualche minuto Natalia Aspesi e con qualche chiacchiera su ricette ed altro, mi sono congedata dalle mie compagne di viaggio e me ne sono tornata alla mia realtà quotidiana. Insomma un'estate intensa, movimentata, calda, buona, profumata, allegra, succulenta ... ma soprattutto rilassante. 
  
Anche la cucina di casa mia ha chiuso, non ho sperimentato niente di nuovo, ho solo visto tante cose interessanti da provare, ma per fare la guerra ai Kg sempre in agguato, in famiglia o meglio io, ho deciso di sigillare fornello, forno, impastatrice, bimby e quanto mi potessere essere d'aiuto per la buona riuscita di una qualsiasi ricetta off limits.
Insomma, abbiamo mangiato del gran miglio, farro e fagioli, fatto tante corse a piedi preserali con quel caldo e stramaledetto la natura matrigna per questa grana alimentare a noi riservata. 
Ma non abbiamo mollato, mai demordere, mai buttare tutto in vacca. Ovvio può succedere qualche giorno, ma la nostra forza di volontà va oltre la tristezza del miglio in tutte le salse.



Amsterdam - agosto 2012




Se vuoi passare una bella vacanza fra italiani vai ad Amsterdam in agosto. Devo dire che fanno di tutto per ignorarti ma la possibilità di trovare bambini casinisti appresso è praticamente nulla, quindi direi che questa è un'ottima cosa. La considerazione a questo punto è che potevamo spedere un qualche 100 euri in meno per trovarne così tanti, ma la realtà olandese bisogna assolutamente viverla.




SENZA PAROLE - Amsterdam 2012
   
Piatto tipico: panini in tutte le salse. 
Piatto tipico tipico: panino con aringa marinata. 
Ma voglio menzionare quei biscotti al miele tipici olandesi ... sono meravigliosi. Si tratta di una sorta di doppia cialda farcita al miele. Resistervi è difficile, ritrovarsi con innumerevoli carie è facilissimo.



Mercato dei fiori - Amsterdam 2012
 
Potrei parlare anche dei 300 bulbi di tulipani che ci siamo portati a casa e che ci hanno trafitto le spalle ... meglio soprassedere.


 
Croz dell'Altissimo TN (o giù di lì) - luglio 2012
 

In luglio la famiglia Acerbi con zio Acerbi è andata in montagna a Cavedago TN. Elettra è diventata la mascotte degli anziani, partecipava come gran tifosa a partite di bocce e insieme a Zoe hanno dato del gran filo da torcere a Briscola. 



BISCOTTAVIS - luglio 2012

Marmellata di albibocche - luglio 2012


All'inizio dell'estate, insieme a Graziella, Raquel, Cristina e Giulia, ci siamo dedicate alla preparazione di conserve pro mercatino di Natale e biscotti per la notte bianca dell'Avis, senza dimenticarci della quintalata di mele che abbiamo pulito 15 giorni fa per fare una camionata di mostarda che smaltiremo credo nel giro di 20 anni. 

Festa dell'AVIS - luglio 2012

 

E poi la festa dell'AVIS, dove anche lì ho menato polenta per ore e ore, facendo "arrabbiare" le storiche cuciniere ... parlando, parlando, parlando, menando, menando, ....


L'estate è finita, la settimana prossima ricominciano le scuole e giustamente anche il corso di cucina, o meglio la data è stata fissata ma il cosa fare è momentaneamente confuso con informazioni su eventi, luoghi ed orari del Festivaletteratura. Magari un tiramisù dello scrittore o un pacchero delle 16,30 in Casa del Mantegna. No signora, il biglietto non è rimborsabile però se vuole le regalo DIECIMILA trattopen.



 



mercoledì 4 luglio 2012

Le mie torte 3

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Lo so sono un po' latitante.  Con questa rivoluzione alimentare in famiglia, passo le giornate a pensare a cosa preparare da pranzo e da cena di leggero ed adeguato alla causa di cui sopra. Sono quasi fusa, ho praticamente esaurito le idee dietetiche, ma la mia testa straripa di idee grasse, dolci, fritte e non adatte. Infatti sto già pensando a cosa preparare domani per pranzo e per cena. Cereali e legumi.
Qualcuno ha qualche suggerimento gustoso e leggero?
Mi consolo pubblicando qualche scatto di torte fatte in passato. Trovo che la Pimpa sia fra le più riuscite e realistiche.
Questa settimana, però, devo preparare i biscotti per la notte bianca organizzata dall'Avis del mio comune. Quindi se passate da queste parti sabato prossimo, fermatevi a mangiare qualche goccia di sangue/biscotto. 
Speriamo bene.
Resisto, mangio fagioli e non mollo.

martedì 19 giugno 2012

In risposta ai miei amici

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Voglio rispondere pubblicamente alle mail che mi hanno inviato i miei amici, commentando il mio post precedente. Pertanto mi rivolgo a Raga, Tania, Josè e Sara Valentina ma anche a chi non mi conosce o non ha avuto tempo o modo o voglia di scrivermi. 
Innanzitutto, il fatto di aver smosso pareri più o meno contrari per me è una gran cosa ... a volte il bravissima lascia il tempo che trova.
Concordo più o meno con tutti voi, dal "se non bruci quello che mangi" di Raga al "il latte di soia sa di erba" di Tania, dal "non siamo fatti solo di carne" di Josè al "dovrei cucinare 3 cose diverse perchè a tavola siamo in 3 con gusti diversi" di Sara Valentina.
Cari amici miei, avete ragione, ma secondo me è sottinteso nel post precedente che per una corretta alimentazione bisogna usare la testa. Si sa, ormai i prodotti industriali sono troppo raffinati e lavorati per essere salutari, quindi ben venga la carne della mucca di Raga da lui stesso allevata. Lo stesso vale per quella bella tavoletta di cioccolata che Josè sente la necessità di magiarsi talvolta. Talvolta però, non 3 volte al giorno come magari ogni tanto faccio anch'io.
Se ci si pensa, una maniera c'è, bisgona solo organizzarsi un po'. So anch'io che le buste di quattro salti in padella sono buonissime, come pure il latte, i formaggi stagionati, gli affettati. Ma soffermiamoci un attimo. Al di là del se fa bene o fa male, il latte che compriamo, a meno che sia freschissimo, viene ribollito tantissime volte e scremato all'inverosimile. Non sappiamo nemmeno da che parte arriva, basta andare in un discount qualsiasi e di italiano troviamo poco. Basta guardare sotto la confezione e il numerino evidenziato indica quante volte da scaduto è stato ribollito. Poi a me il latte piace tantissimo, il distributore di quello crudo dovrebbero metterlo nel mio giardino.
Questo è solo un esempio, ma anche il formaggio stagionato a meno che lo andiamo prendere al nostro caseificio di fiducia (sempre che uno abbia la fortuna di abitare in una zona in cui ci sia), da dove viene l'altro? 
Quante volte vado in quei negozi biologici e mi ritrovo davanti cose strane, la maggiorparte sconosciute e inquietanti.
I punti indicati precedentemente però non seguono nessuna moda, su siamo obiettivi, nessun dottore ti dice di continuare pure a bere bibite e succhi o mangiare tutti i giorni cibi pronti o solo di un certo tipo. Quindi cerchiamo di leggere quanto scritto con obiettività, poi ognuno faccia tesoro di ciò che vuole o meglio se vuole. Nessuno ci vieta di continuare per la nostra strada, ma ammettiamo che ormai a tavola è domenica tutti i giorni.
Ciò detto, sono io la prima a non essere la paladina delle buone abitudini alimentari, ma concedetemi di provare a far di tutto per evitare problematiche future alle mie figlie. Se ci riuscirò meglio, ma se non ce la farò non avrò nulla di cui rimproverarmi.
E poi, voi ben sapete che io sono di mentalità aperta, mi piace provare e sperimentare, informarmi e trarre le mie conclusioni.
Come dice Tania "quelle barrette non sono per niente invitanti", concordo, ma tutto sommato ho sperimentato cose peggiori e già il fatto di poter "PORTARE IL DOLCINO" alle mie figlie senza grassi animali o idrogenati mantenendo comunque un certo gusto, per me è un gran risultato.
Voglio rassicurarvi però, se mi invitate IO PORTO IL DOLCINO ... di quelli fatti senza regole dietetiche.
E adesso una bella fetta di salame me lo mangerei volentieri, magari con un bel bicchiere di lambrusco.
Grazie amici miei.

lunedì 18 giugno 2012

Rivoluzione alimentare: BARRETTE AI CEREALI

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Le ultime settimane a casa Acerbi sono state all'insegna della rivoluzione alimentare. Stanca di perdere battaglie contro la bilancia, ho deciso che bisogna cambiare strategia, quindi tutti a dieta. Più che dieta, cambio di stile alimentare. Io combatto con qualche kilo di troppo che vorrei non aumentassero, una delle mie figlie contro l'obesità e il resto della famiglia, per solidarietà, si è schierata con noi. Tanto un kilo in meno al marito e all'altra figlia di sicuro male non fa. 
Chi mi conosce sa che da anni cerco di spuntarla con il peso, sa che conosco tutte le diete del mondo e che ormai non c'è più niente da insegnarmi.

E invece...ad una riunione di gruppo (programma sperimentale contro l'obesità infantile) ho scoperto che tutto quello che vendono al supermercato per 3 quarti è meglio non comprarlo (prima credevo un mezzo), è meglio diventare vegetariani e che mi devo rassegnare all'idea di sudare di più. Quindi negli anni le cose sono cambiate, certezze alimentari sono state sfatate e bisogna rimettersi in linea con gli studi attuali.

Riassumendo, faccio un breve elenco.

1) Basta carne, se proprio dobbiamo mangiarla, meglio bianca (no tacchino perchè è troppo pompato e  ci troveremmo con tette enormi) pochissime volte la settimana e una volta la rossa, ma se non la mangiamo è meglio.

2) Basta affettati, è ora di finirla ... il mio tanto amato prosciutto cotto è meglio darlo al gatto e se proprio ne abbiamo voglia meglio il crudo o lo speeck una volta ogni 15 giorni. Chi glielo spiega al salame e al panino che forse me lo rimangerò se mai andrò in gita?

3) Due uova la settimana, ovviamente del contadino mica quelle robe che vendono al supermercato, bisogna assolutamente sapere cosa mangiano le galline. Suggerisco qualche gallina nel giardino alimentate con gli avanzi della cucina.

4) Mangiare pesce, meglio se azzurro e se ci viene voglia di un fritto, perchè no una volta al mese friggendo sardelle in tempura.

5) Basta latte ... basta, basta, basta. Il latte si da ai bambini piccoli e poi è anche meglio non darglielo. Se uno ha voglia, farsi una metà di latte di capra e metà bevanda ai cereali. Sarà sicuramente fantastica, di buon gusto (forse corretta con del marsala) e sicuramente salutare. Se dovesse sapere di caprone tapparsi il naso ... oppure non bere nemmeno quello di capra. Via libera a quelle robe alla soia, riso, avena, farro, mandorle e tutto ciò che è bianco come il latte ma non compaiono mucche o capre sulla confezione. No di soia ai bambini maschi perchè fa male, ma si alle femmine perchè fa bene.

6) Basta succhi, the o bibite industriali ... ma questo si sapeva già e da quel pezzo.

7) Via libera ai cereali e ai legumi ... mangiarne se si può tutti i giorni, di tutti i tipi e meglio se i cereali sono integrali ... così finalmente faremo funzionare bene il nostro intestino e la sosta in bagno sarà fantastica.

8) Mangiare tanta verdura, qualsiasi verdura, sempre e comunque verdura. Partire dalla verdura, mangiare verdura e finire con la verdura.

9) Mangiare la frutta per merenda, basta con gli escamotage tipo pacchetto di creker alla frutta, anche se non ti va la frutta bisogna ingrugnarsela, vanno bene anche quelle mele che stanno mesi nei portafrutta.

10) Formaggi...solo molli, perchè pieni di acqua, ma non più di 2 massimo 3 volte la settimana. Vai di ricotta fresca, ma meglio 2 volte la settimana.

11) Bene per lo yogurt, ovviamente magro e non zuccherato e nessuno ci vieta di mettergli dentro frutta fresca e una punta di miele.

12) Basta gelati a IOSA...se proprio 2 artigianali alla settimana ma uno deve essere alla frutta e devono essere piccoli. Oppure fatevelo voi con lo yogurt magro di cui sopra, frutta frullata e il miele (questo anche tutti i giorni) 

13) Mangiare frutta secca e semi oleosi, ovviamente non a manate come faccio io con l'altra mano piena di gocce di cioccolato.

14) No burro, olio di semi, maionesi, salse, margarine...si all'olio EVO dosato con cucchiaio.

15) Mangiare lentamente, fare a gara a chi finisce dopo, contare i morsi.

16) Limitare le porzioni, non possiamo sempre mangiare come degli orsi, se proprio si ha ancora fame mangiare delle carote crude così sgranocchiamo e ci viene la depressione da carota.

17) Ultimo ma non ultimo, fare movimento ... tanto ... ma proprio tanto.

Ecco dopo cotante belle regolette, bisogna metterle in pratica. Vediamo un po', le mie figlie mangiano solo pasta, pane e carne rossa. Ottimo, frutta e verdura per loro sono veleno. Questo giro però sono ben predisposta, quindi non demordo, propongo tutti sti vegetali a inizio del pasto e devo dire che una forchettata la mangiano, direi che sono a buon punto.

Insomma, io ci provo nonostante gli sguardi d'odio delle mie figlie e l'insoddisfazione del mio palato. Sono convinta che collaborando tutti insieme qualcosa riusciremo a portare a casa e i tanto odiati kili di troppo piano piano se ne andranno altrove.

Quindi fra i vari esperimenti e suggerimenti della nutrizionista ho provato queste barrete. Quelle che troviamo in commercio sono buonissime, io solitamente mi trattengo dal mangiarne 7 o 8, ma cavoli come si fa. Ho fatto un po' di ricerche su internet e tutte le ricette che ho trovato prevedono l'uso del burro e zucchero semolato, certamente ottime e gustose ma non adatte al mio scopo. Quindi ho provato a reinventarmele a mio piacimento.

Ingredienti:

cereali soffiati
cereali tostati
frutta secca
semi oleosi
miele

Vediamo di essere più precisa, ho messo del miglio soffiato (circa 60g) e della soia tostata (circa un etto) in una ciotolona. Ho aggiunto una manciata di mandorle tagliate in due, una manciata di semi oleosi (girasole e zucca), pochissime arachidi, 3 albicocche secche a pezzi, una manciata di uva passa, qualche nocciola spezzata e perchè no' poche gocce di cioccolato fondente. Ho mescolato tutto per bene. Poi ho preso il barattolo del miele e l'ho scaldato nel microonde per farlo diventare bello fluido. L'ho versato a filo nella ciotola mescolando e ne ho messo fino a che il tutto si è ben appiccicato, circa 100 g. Poi ho versato in una teglia da forno foderata, ho schiacciato bene e ho infornato a 180° per circa 10 minuti. Ho fatto raffreddare e ho tagliato a rettangoli. Viene molto sbricioloso perchè non c'è il burro che lega per bene, ma come ho scritto sopra, lo scopo finale è una merenda sana. Poi ho messo tutto in un vasone a chiusura ermetica. A noi piacciono tanto, sani e naturali.






lunedì 11 giugno 2012

Carote, conigli e baffi

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Flavio
Elettra



sono fantastica
Alejandra

 




La festa di compleanno di Elettra quest'anno è stato un successone. Dovete sapere che la sua classe, lei compresa, è veramente molto turbolenta. Vanno tutti d'accordo ma sono vivacissimi e sempre in movimento. Ho impiegato un anno a superare la precedente festa ... a un certo punto, ricordo, di averli voluti strozzare tutti... poi quest'anno per magia, si sono tutti più o meno calmati. Tutti decisamente gestibili e di gran spasso. Abbiamo giocato a bandierina e siamo persino andati a fare un bel giro a piedi.
Fra una raccolta di beneficienza, festa di fine catechismo e preparazione di marmellata di ciliegie per l'oratorio, il compleanno di Elettra è stato organizzato la mattina del 2 giugno. Una bella colazione di compleanno. Alle 9,00, diciotto (18) bambini sedevano al tavolo in giardino, fra latte, caffè, the, biscotti, marmellate, nutella, fette biscottate e schiacciata. Alcuni bambini hanno detto ad Elettra (figlia numero due), mentre pocciavano i biscotti nel latte, che è stata proprio una bella idea fare colazione insieme. 


Poi, i baffi di cioccolato. Da alcuni mesi li avevo adocchiati su internet. Molti li propongono durante le feste di matrimonio, giusto per farsi due risate e qualche bella foto ricordo. Devo dire che anche noi abbiamo riso parecchio, specialmente chi si è ritrovato tutto sporco di cioccolato ovunque. 

Elettra è una gran appasionata di conigli e dall'età di 8 mesi dorme con un coniglietto spelacchiato e puzzolente di peluches arancione. Finalmente quest'anno la sua torta di compleanno ha avuto come tema principale i conigli. Ho fatto carote e conigli su stecco per tutta la sua classe che è andata in gita il giorno prima. Per la torta mi è bastato ricoprire dei maffin con della crema di meringa svizzera, metttere orecchie di frolla, occhi di smarties e denti di cicca.
Devo dire che la torta di questo compleanno secondo me non è un gran che, ma con il tempo a disposizione è stato il massimo che ho potuto fare. L'importante è che i bambini si siano divertiti, io mi sia divertita ed Elettra sia rimasta contenta. Poi, tempo per fare torte migliori, fortunatamente non manca.


Buon compleanno Elettra e finalmente è finita la scuola.


martedì 5 giugno 2012

Io sono di Quistello

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Devo dire che mai come questo anno è un continuo di brutte notizie. Mai come questo anno vedo persone a me vicine toccate da disgrazie e brutte malattie.
Quindi ascolto, vedo, capisco, ragiono, penso ... ma mi trovo sempre qui con le mani in mano. Provo a dire una parola di conforto, provo a fare qualcosa di buono e continuo a telefonare a destra e a sinistra per far sentire a chi è dall'altro capo del telefono la mia apprensione provando a strappare un sorriso, una battuta di speranza.
Ecco, ultimamente mi sento molto come mia zia Ilde, preoccupata sempre per tutti e magari lei stessa è quella messa peggio. Al contrario di mia zia, io sto bene però.

Ormai è risaputa la mia provenienza. Sono nata a Quistello, paese della bassa, giusto sul confine con il modenese. Fino a 13 anni abitavo a Nuvolato, (frazione di 600 anime di Quistello), lì ho fatto le scuole elementari, lì andavo a messa (cavoli mi piaceva Walter e solo a messa riuscivo a vederlo) e lì ho dei ricordi bellissimi della mia infanzia. Poi mio papà, dopo tantissimi anni a fare il muratore, vince un concorso per diventare "stradino",  dipendente comunale si dice adesso. Mi ricordo mio papà che provava a studiare un po' per prepararsi, per non arrivare al concorso impreparato. Mio papà che ha fatto la quinta elementare, mio papà che dice che l'unico che ha studiato in famiglia è stato suo fratello perchè aveva fatto la sesta. Dopo due anni del suo nuovo lavoro, si propone per diventare il custode del macello comunale, nessuno voleva fare quel lavoraccio, ma lui ha visto la possibilità di andare a stare in piazza a Quistello. A Nuvolato abitavamo in campagna. Così durante la terza media la mia famiglia si è trasferita a Quistello. Nuovi amici, nuovi interessi .... fino a che è arrivato un treno che sarebbe passato una volta sola: Angelo, mio marito. Dal 2002, all'età di 28 anni mi sono trasferita qui a Casaloldo.

Il legame con i miei due paesi d'origine è fortissimo, là ci sono i miei, ci sono le mie zie, ci sono i miei amici più stretti. Il mio vecchio appartamento, di quando abitavo da sola, è proprio nella zona rossa del centro del paese. Adesso sarei anch'io senza casa.
Ho fatto quello che ho potuto e grazie ai miei nuovi concittadini, siamo andati là da mia mamma e mio papà, dai miei amici e parenti e da chi aveva bisogno.
In questo post voglio ringraziare chi mi ha aiutata, voglio ringraziare chi mi ha supportata e voglio ringraziare chi mi ha sopportata. Ringrazio chi mi ha dato fiducia e chi ci ha creduto. Ringrazio anche chi ha protestato, chi ha storto il naso, chi ha alzato le spalle e se ne è andato via. Ringrazio chi mi ha chiesto, chi mi ha chiamato dopo anni di silenzio, chi si è proposto, chi mi ha aperto le porte e chi mi ha detto di si.

La prima foto non ha bisogno di spiegazioni, credo che nessuno vorrebbe essere al posto di chi dorme là. Le altre fotografie sono state scattate durante la raccolta, la partenza e la consegna dei beni di prima necessità, organizzata qui a Casaloldo destinata a Quistello.

Grazie Carlo.







mercoledì 23 maggio 2012

UNION JACK COOKIES

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Zoe ed Elettra (figlia numero 1 e figlia numero 2), la settimana scorsa, con un bell'esame hanno terminato il corso d'inglese. Per festeggiare alla grande, non c'è niente di meglio che mangiarsi un dolcino. Visto il successo delle note musicali su stecco, ho preparato delle bandierine inglesi.
Il materiale per il confezionamento, stecco e sacchettino, li ho comprati tramite ebay in Inghilterra. In Italia, se per caso si ha la fortuna di trovarli, te li fanno pagare una pazzia, per non parlare delle spese di spedizione, che sono il triplo rispetto ad una spedizione europea.


La ricetta per la frolla del biscotto è molto semplice:

250 g farina 00
125 g burro freddo
70 g zucchero fine tipo Zefiro
1 uovo
aroma a piacere

Impastare per primi e velocemente la farina, il burro, lo zucchero e l'aroma. Ottenuto uno sfarinato, aggiungere l'uovo e amalgamare bene fino ad ottenere una frolla.

A questo punto, senza il passaggio in frigorifero, tirare l'impasto ad uno spessore di 6 mm  (aiutarsi con le guide laterali), ricavare i biscotti desiderati, inserire lo stecco (il quale è di carta pressata e NON di plastica) e cuocere in forno a 160° per 18 minuti.
Far raffreddare e procedere con la guarnizione.

Per la glassa:

1 albume 
125/150 g di zucchero a velo
qualche goccia di limone
coloranti alimentari (meglio se in polvere o in gel)

Montare leggermente l'albume, aggiungere lo zucchero a velo e il limone. Amalgamare bene per un paio di minuti. A questo punto arriva il difficile, aggiungere zucchero fino ad ottenere una consistenza fluida e non troppo soda. Aggiungere il colorante desiderato. Versare in una sac a poches e procedere con il decoro.

Aspettare almeno 4 ore prima di confezionare il tutto. La glassa deve asciugare benissimo.

sabato 19 maggio 2012

UN PENSIERO

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Non conoscevo Melissa, ma da mamma posso immaginare tante cose di lei. 

Però conosco la mia Zoe, Rachele, Marco, Rebecca, Martina, Giovanni, Josuè, Marta, Emma, Alessia, Alice, Sveva, Rossana, Annabella, Opejemy, Adelaide, Federico, Giuseppe, Luca, Davide, Emem, Benedetta, la mia Elettra, Paolo, Mattia, Flavio, Giorgia, Nicola, Andrea, Jaed, Asia, Daniele, Jacopo, Carlotta, Ernesto, Aldo, Sophia, Alejandra, Nicole, Lorenzo, Bryan, Paolo, Emma, Anna, Arianna, Federico, Margherita, Beatrice ....

Un buon pensiero per la mamma di Melissa, un buon pensiero per tutte le mamme che non conosco e un buon pensiero per tutte le mamme che conosco.

Paola Frigeri

venerdì 18 maggio 2012

LE CIAMBELLINE

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Alcuni anni fà, ho acquistato questo aggeggio all'LIDL, è una piastra elettrica per cuocere le ciambelline. Me ne ero innamorata solo nel vederla in foto, figuriamoci poi quando l'ho acquistata!!!! Bene, in questi giorni è ricomparsa fra gli oggetti in vendita appunto all'LIDL, da ieri precisamente e immagino che per alcuni giorni la si possa trovare tranquillamente, anche perchè in Italia è un articolo sottovalutato e di conseguenza poco venduto. Un paio di anni fa, al corso di cucina, abbiamo mostrato il suo funzionamento con relativa ricetta e fatto sta che in dieci persone il giorno dopo hanno saccheggiato tutti i LIDL di zona. Solitamente compare un paio di volte l'anno e adesso è il momento giusto, fra l'altro costa poco meno di 15,00 € quindi la spesa viene ammortizzata già in tre volte che si fanno ciambelline.
A casa mia, quando siamo tranquilli o in particolare quando non abbiamo fretta e possiamo fare colazione con la dovuta calma, la piastra viene rispolverata. Sì, perchè in 2 minuti e mezzo le prime 7 ciambelline sono pronte e l'impasto si prepara senza sporcare niente e in cinque minuti. Basta avere una caraffa, un minipimer e il gioco è fatto. Ma veniamo alla ricetta.

250 g di farina 00
200 g di zucchero
120 g di olio di mais
1 yougurt alla frutta o al gusto preferito (l'albicocca solitamente è l'ideale)
3 uova 
1 bustina di lievito

Mettere tutti gli ingredienti nella brocca e amalgamare bene con il minipimer. A questo punto aiutandosi con l'imboccatura della brocca versare un poco di impasto in ogni stampo. Chiudere e cuocere 2 minuti e mezzo. Il gioco è fatto. Volendo si può usare una sac a poches.
Le accortezze sono: ungere solo la prima volta tutto lo stampo,  riscaldare bene prima dell'uso la piastra (ci vorranno 5 minuti) e non riempire troppo ogni stampo altrimenti vi viene una specie di crepes gigante a bogne.
Con una dose ne vengono come nel piatto in fotografia più una decina che ci siamo slappati mentre le facevo con Zoe.
Poi a piacimento si può allungare la cottura. A casa mia, ovviamente, vengono pocciate nella nutella o nella marmellata.
Per le feste di compleanno possono essere decorate con cioccolata fondente, al latte o bianca. 
Secondo voi, il LIDL mi darà mai una percentuale?

venerdì 11 maggio 2012

IL MIO LIBRO

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Finalmente possso presentarvi il mio libro.
Già da tre mesi gira per Casaloldo e amicizie varie, adesso finalmente è stato pubblicato sui principali store di libri italiani, quindi ve lo presento.
E' una raccolta di ricette semplici, immediate, da farsi anche all'ultimo minuto. Una sorta di salva cena e salva pranzo. Dal primo al dolce, passando per conserve e liquori. Troverete i canestrelli, la torta margherita, le pesche dolci che faceva mia nonna, la chiffon cake, la sbrisolona salata, i sofficini, ... e quant'altro.


Inventarsi il titolo non è stato semplice se si pensa ai vari libri di cucina pubblicati negli ultimi anni. 
Poi l'illuminazione: IO PORTO IL DOLCINO. Quando mi si invita da qualche parte, io porto sempre qualcosa e negli ultimi tempi solitamente rispondo così: IO PORTO IL DOLCINO. Poi arrivo con 3 torte, vasi di marmellale, liquori ... Ecco, il titolo nella mia testa girava da un po' senza che io lo sapessi.
Per chi fosse interessato all'accquisto può chiedere a me direttamente, visto che ho sempre qualche copia in casa, oppure può cliccare sulla foto del libro a lato che si trova sopra alla mia presentazione, vi rimanderà direttamente al sito per l'acquisto. Presto lo troverete anche su IBS, BOL, AMAZON, LAFELTRINELLI e altri siti (almeno così dice l'editore). Per il formato EBOOK, mi sa che bisogna aspettare che diventi milionaria, nonostante io di mio ce l'abbia già (ovvio l'ho scritto io), costa tipo quanto vendere un rene pubblicarlo. Ma si sa, i libri di cucina devono essere di carta, vanno stropicciati, unti e infarinati con le varie sperimentazioni e conservati gelosamente nella propria libreria.
Per concludere e per correttezza vi metto anche il prezzo del libro: € 15,00. 
Spero di avervi fatto cosa gradita.

mercoledì 9 maggio 2012

Tortelli Amari di CASTELGOFFREDO

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Io che sono di Quistello, che sono della bassa, per me questi tortelli sono stati una grande scoperta. Ignoravo del tutto la loro esistenza. Il mio paese d'origine dista 60 Km da Casaloldo, comune in cui abito da dieci anni ormai. L'alto e il basso mantovano sono due realtà completamente diverse, ad impronta industriale il primo (con influenze del bresciano, del lago di Garda e delle colline Moreniche), completamente agricolo e decisamente più emiliano il secondo. I dialetti sono diversi e ovviamente la cucina è diversa. Nell'alto si fa la torta delle rose e lo spiedo, nella bassa si mangia del gran salame con l'aglio, ogni momento va bene per grigliare, le torte da forno semplici sono fra le più gettonate e il pane è uno degli alimenti principali.
Infatti il pane di qua (solo miseri panini) è abbastanza orrendo. Invitare qualcuno della bassa vuol dire comprare almeno un chilo di pane giusto il necessario per accompagnare le portate.

I tortelli amari sono una gran realtà locale, un prodotto di nicchia, da farsi e degustarsi solo in questo periodo. Fatti con l'erba amara, meglio conosciuta come l'erba San Pietro, in primavera e inizio estate è al massimo del suo profumo e aroma. A metà giugno infatti a Castelgoffredo si tiene la festa del tortello amaro dove si possono degustare oltre a questo primo fantastico, la polenta amara, il gelato amaro e la frittata con l'erba amara. Date un'occhiata qui: festa del tortello amaro
Chi mi conosce, sa che ho fracassato l'anima a qualunque vecchietta del posto affinchè mi insegnasse a farli e devo dire che ho ottenuto negli anni un buon risultato.

Ingredienti per due persone, o meglio, per la produzione che vedete in foto.

. 1 mazzetto di erbette fresche
. mezza noce di burro
. 2/3 foglie di salvia
. 1 spicchio di aglio
. 2 cucchiai abbondanti di Grana grattuggiato
. 2 cucchiai pan grattato
. 3/4 foglie di erba amara (come da fotografia)
. una leggera grattata di noce moscata
. sale

Mondare leggermente le erbette e farle appassire per bene direttamente in padella, facendole asciugare bene (cosa molto importante). Toglierle dalla padella e tritarle con il coltello. Io le preferisco così, passate nel robot da cucina, viene una mousse non gradita al palato. Rimettere in padella e ripassarle bene con la salvia, l'aglio e il burro. Far insaporire e asciugare bene. Togliere dalla teglia,tritare il tutto nuovamente con il coltello e far raffreddare. Dopodiché aggiungere il Grana, il pan grattato, la noce moscata, il sale e l'erba amara tritata finemente a mano. Aggiungere quest'ultima con parsimonia in quanto il ripieno potrebbe risultare troppo amaro. Il gusto deve essere un amaro delicato. Aggiustare di sale.
Ecco il ripieno è pronto.
Io ho fatto due uova di sfoglia e l'ho tirata con il mattarello, giusto perchè era poca pasta. Poi ho dato la forma che vedete in foto, perchè qui non usa chiuderli come il classico tortello. Dopo averli sbollentati li ho ripassati in padella con il classico burro e salvia e serviti con una generosa spolverata di Grana.